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martedì 7 marzo 2023

Tottenham-Milan, la quota maggiorata: passaggio del turno rossonero a 6.00

La squadra di Pioli deve difendere l'1-0 ottenuto a San Siro: quota maggiorata per il passaggio ai quarti


QUOTE TOTTENHAM-MILAN: PASSAGGIO TURNO MILAN A 6.00

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Ci siamo, è il Milan la prima italiana a giocarsi il passaggio del turno ai quarti di Champions: i rossoneri devono difendere a Londra contro il Tottenham l'1-0 conquistato a San Siro. Un risultato nelle corde della squadra di Pioli e per il quale StarCasinò Bet ha predisposto una quota maggiorata: 6.00.


TOTTENHAM-MILAN: L'ANALISI DEL MATCH

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L'1-0, comprensibilmente, non lascia tranquillo il Milan. Che però ha dalla sua un dato: ha superato il turno 18 volte su 21 quando — in un confronto a eliminazione diretta in Champions o Coppa Campioni — ha vinto la gara d'andata. E in casa gli Spurs non sono irreprensibili, avendo perso quattro delle ultime sei partite a eliminazione diretta di Champions League giocate nel loro stadio. Secondo i bookmaker, il Milan è favorito per il passaggio del turno, con quote che oscillano tra l'1.53 e l'1.65; di contro, la qualificazione della squadra di Antonio Conte si attesta tra i 2.25 e i 2.38.

IL MILAN PASSA IL TURNO SE

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Va ricordato che non esiste più la regola del gol doppio se segnato in trasferta: pertanto, ogni vittoria con un solo gol di scarto del Tottenham porterà il match ai supplementari ed eventualmente ai calci di rigore. Qualsiasi pareggio o vittoria, naturalmente, qualifica i rossoneri. Il Milan sarà eliminato se, invece, perderà con più di un gol di scarto.


lunedì 6 marzo 2023

Dybala ai tifosi della Juve: "Non fatevi ingannare dai social, non ho esultato in faccia a nessuno, ci sarà sempre rispetto per la Juve"

Preso di mira da diversi tifosi della Juventus per via di un'esultanza a loro modo di vedere troppo plateale per la vittoria della Roma contro i bianconeri nell'ultima di campionato, Paulo Dybala, attaccante argentino dei giallorossi ed ex Juve, ha voluto rispondere alle "accuse" via "Telegram". Ecco quanto pubblicato sul suo canale privato:

"So che è difficile per voi.. lo è anche per me.. ma oggi gioco per un’altra squadra e con altri compagni ai quale devo portare rispetto pure!! Vincere non è mai facile e per noi era importante..! Il rispetto sempre ci sarà.. non lasciatevi ingannare dei social. Non ho esultato un gol… e non sono andato in faccia a nessuno! Ho festeggiato con i miei compagni una vittoria..! Mi dispiace che la Vedete così.. vi mando un forte abbraccio a tutti! Vi voglio bene".

Chiesa a cuore aperto: "Che sofferenza per l'infortunio. Ce l'ho fatta anche grazie ai compagni"

L'attaccante, protagonista di "Federico Chiesa - Back on Track", rilasciato oggi in tutto il mondo, si è raccontato ai tifosi ed ha parlato del percorso riabilitativo dopo l'infortunio su cui il documentario è incentrato



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Chiesa a cuore aperto: "Che sofferenza per l'infortunio. Ce l'ho fatta anche grazie ai compagni"

L'attaccante, protagonista di "Federico Chiesa - Back on Track", rilasciato oggi in tutto il mondo, si è raccontato ai tifosi ed ha parlato del percorso riabilitativo dopo l'infortunio su cui il documentario è incentrato

Tempo di lettura: 4 minuti


"Appena me l’han chiesto ho detto subito di sì perché mi ha fatto piacere la richiesta, che volessero far vedere alle persone l’aspetto riabilitativo, quanto fosse duro, le difficoltà": Federico Chiesa ha raccontato in diretta su Twitch come ha reagito quando la Juve gli ha proposto di creare un filmato che narrasse il suo calvario, dal giorno della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, il 9 gennaio 2022. "Ho parlato con la Juventus poco dopo l’operazione e all’inizio avevano in mente di fare delle piccole puntate su Youtube. All’inizio è partita come una cosa molto più piccola di quel che è stato creato (il documentario si intitola "Federico Chiesa - Back on Track", ed è stato rilasciato oggi in tutto il mondo). Il progetto poi si è evoluto, fino a quando hanno voluto includere la mia parte privata, la mia famiglia, i miei genitori, la mia ragazza che in quei momenti han fatto la differenza per farmi venire fuori da un momento difficile per la mia carriera. Volevano far vedere le emozioni, gli ostacoli che venivano superati insieme, ma anche quello che provava la gente nello starmi vicino e nell’affrontare questa situazione con me. Mia mamma e mio papà mi han sempre visto in campo, non con le stampelle. Sono emozioni diverse. Mio padre si è rotto il tendine rotuleo sia a destra sia a sinistra, ci erano già passati quindi. Quando sono stato male sono stati i primi a darmi forza.

PAURA

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"Il pensiero che potesse succedermi di nuovo qualcosa di simile l’ho avuto solo nei primi allenamenti in cui sono tornato con la squadra. Ma quando ho ripreso ad allenarmi con continuità e quando ho esordito non più. Durante i possessi palla all’inizio avevo flashback ma è una cosa normale. L’idea del documentario è stata quella di far vedere il percorso riabilitavo a livello fisico ma anche mentale. Posso dire di essere stato fortunato, nella sfortuna, ad essermi fatto male alla Juve perché è uno dei club più importanti al mondo e ha a disposizione le migliori strutture a livello sanitario. In quell’aspetto sono stato fortunato, è un top club ed è tutto ad altissimo livello. Dalla palestra ai campi, passando per le persone. I ragazzi che lavorano in serie minori non hanno tutto questo, quindi fanno 10 volte in più fatica rispetto a noi. Solo tantissimo rispetto per chi gioca in squadre e categorie meno blasonate che rientra da un infortunio come il crociato".

CHIELLINI E I TIFOSI

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"Giorgio, ma anche Bonucci e altri compagni come De Ligt, Vlahovic, mi sono stati vicini. Però come mi ha sempre detto Giorgio ogni riabilitazione è diversa. Lui non ha avuto problemi, forse un po’ all’inizio, mentre a me è andata benissimo all’inizio e poi ci ho messo un po’ a tornare in campo. Lì non ci puoi fare niente. Mim è stata di grande aiuto la vicinanza della famiglia, ed anche quella dei tifosi. Penso che l’affetto me lo sia guadagnato con le prestazioni in campo, da quello che do per la maglia e la gente lo vede. In quei momenti mi ha reso ancor di più felice perché ogni passo è stato fatto insieme ai tifosi della Juve, a chi mi vuole bene".

DA KAKA' A MBAPPÉ

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"Da bambino il mio idolo è sempre stato Kakà, ora il giocatore che mi piace guardare di più è Mbappé. La sua maglia? L’ho incorniciata, è fortissimo veramente, un fuoriclasse assoluto. Lui è più veloce, ha una facilità di allungo con la palla e una rapidità di piedi che vedi in pochi giocatori. Poi a livello realizzativo è fortissimo: uno che a 23 anni fa tripletta in finale Mondiale, se non è un fuoriclasse lui…".




venerdì 10 gennaio 2020

L'Atalanta sogna da grande. Inter, l'avversaria più scomoda

Analisi del derby nerazzurro in programma a San Siro alle 20.45: una sfida tra due squadre uguali eppure così diverse



Abbiamo preso in prestito da Pep Guardiola una delle migliori battute "calcistiche" del 2019, quella dello scorso 6 novembre dopo Atalanta-Manchester City 1-1 a San Siro: la metafora che vuole una partita contro la squadra di Gasperini "difficile come andare dal dentista", per disegnare Inter-Atalanta di questa sera. Due opposti che si attraggono per mettersi alla prova. La grande bellezza dell’incertezza: come si provi a leggerla, resta una sfida dall’alto grado di indecifrabilità e proprio questo è una promessa di fascino che poche gare di questo campionato hanno finora garantito alla vigilia.
Dopo essere passati dal dentista si sta meglio, ed è quello che può succedere stasera ad Antonio Conte, a cui sarebbe leggero come un sollievo post anestesia il quinto titolo di campione d’inverno: i quattro già messi in tasca con Juve e Chelsea gli portarono altrettanti "scudetti". Prima di entrare dal dentista, però, ci si chiede quanto si soffrirà e per quanto. E durante la seduta si soffre: l’odontotecnico Gian Piero con i suoi assistenti non fa uso moderato del trapano, si sa.
LA GRANDE BELLEZZA
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La grande bellezza di questo superderby nerazzurro sta anche nel fatto che specchiandosi, Inter e Atalanta si vedono a prima vista uguali, comunque simili, ma poi mettendo a fuoco le immagini si scoprono diverse. Anche profondamente diverse, per certe cose. Stesso colore di maglie, stesso gusto e facilità nel segnare, stesso modulo difensivo, stesso mantra dell’intensità, del furore agonistico. Anche stesso stadio per qualche partita, se l’azzardare il parallelo non suonasse sacrilego per i tifosi interisti, e infatti nel loro rispetto l’Atalanta, per le sue partite in casa di Champions, lascia vuoto l’anello della Curva Nord. Ma differente - per scelte tattiche, protagonisti, prospettive - è il loro calcio, probabilmente l’approccio a questo appuntamento.

Marotta: "Vidal sarebbe un colpo importante, ma non dipende da noi"

L'ad nerazzurro è intervenuto in occasione della festa per i 60 anni di "Tutto il calcio minuto per minuto"



Volto sorridente e disteso. Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, si è concesso una brevissima pausa tra le molteplici operazioni del mercato nerazzurro intervenendo alla festa per i 60 anni di “Tutto il calcio minuto per minuto”, trasmessa in diretta su Radio Rai e sui vari canali social. Prima di salire sul palco, tra i radiocronisti che hanno fatto la storia della trasmissione, Marotta ha confidato anche un suo passato legato alla radio. "No, non ho mai fatto nessuna radiocronaca, ma da ragazzo ero bravo a imitare quelle che erano le voci storiche di Tutto il calcio minuto per minuto, soprattutto quella di Sandro Ciotti”

Alla fine il Barça sbaglia tutto: Larkin decide il big match, l'Efes vola



Seconda sconfitta consecutiva per il Barcellona, che dopo Vitoria cede all'Efes capolista, che così scappa a due successi di vantaggio: in Catalogna finisce 82-86, Mirotic si ferma a una giornata da 4/16 al tiro. I blaugrana buttano via il +7 a 4' dalla fine, decisivo l'11-3 turco negli ultimi 2'30" per ribaltare il match, trascinati da Shane Larkin, autore dei tiri liberi decisivi al termine di una prestazione da 26 punti e 5 assist

Milan, via anche Reina: il vice Gigio in prestito all’Aston Villa

Preso come riserva di lusso di Donnarumma durante la gestione cinese, il portiere spagnolo torna in Premier League. Quest’anno aveva parato un rigore contro il Genoa

Dopo 13 partite in due stagioni, Pepe Reina lascia il Milan. Il portiere spagnolo, che a 37 anni vantava ancora due stagioni di contratto coi rossoneri, passa in prestito all’Aston Villa. Era stato uno dei colpi più a effetto della gestione cinese, preso da svincolato dal Napoli (dove i rapporti con De Laurentiis si erano fatti tesi) e voluto espressamente come riserva di lusso di Donnarumma.
HE’S BACK
Per lui si tratta di un ritorno in Premier League: aveva già giocato nel Liverpool dal 2005 al 2013. In quel periodo alzò 4 trofei tra cui una supercoppa europea, ora gli tocca la lotta salvezza con i Leoni, dove prenderà il posto tra i pali del deludente Tom Heaton. Quest’anno, nell’unica partita in maglia Milan, ha parato un rigore a Schone nella vittoria rossonera con il Genoa