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mercoledì 20 dicembre 2017

Milan, Berlusconi avverte Gattuso: "Con una punta non si va da nessuna parte..."

L'ex patron rossonero: "Donnarumma, Bonaventura e Suso le uniche stelle. Modulo sbagliato, lo dice la storia di questo club: per vincere due punte con un trequartista"

"Soffro e provo un forte dolore perché le cose non stanno andando come dovrebbero. E non sono d'accordo sull'utilizzo di alcuni giocatori e sul modulo usato in questo periodo". Intervistato da PremiumSport, Silvio Berlusconi non si tira indietro e spiega nel dettaglio cosa, a suo dire, sta impendendo al 'suo' Milan di raccogliere risultati importanti: "Non è possibile giocare con una sola punta, che spesso si trova in difficoltà in mezzo ai tanti difensori avversari. La soluzione? Semplice: due attaccanti con Bonaventura trequartista".



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Top player Nel corso dei suoi anni vincenti da presidente, Berlusconi ha avuto la bravura di scovare e acquistare campioni che hanno poi fatto la storia del calcio. Tanto in Italia quanto in Europa. Nella rosa attuale, invece, quali sono gli elementi da considerare come dei top player? "Tre, non di più. Oltre a Bonaventura, non così inferiore rispetto a Kakà, vedo i soli Donnarumma e Suso"

Silvio Berlusconi (81) e Gennaro Ivan Gattuso (39) dopo la vittoria della Champions 2007. AP Silvio Berlusconi (81) e Gennaro Ivan Gattuso (39) dopo la vittoria della Champions 2007.

Rino e Ricky Su Gennaro Gattuso, subentrato a Vincenzo Montella a fine novembre: "Un grosso 'in bocca al lupo' al bravo Rino. Gli faccio tanti auguri, ma ancora oggi vedo il modulo sbagliato: con un solo attaccante non si va da nessuna parte". Chiosa su un possibile ritorno di Ricardo Kakà: "Mi piacerebbe, come mi piacerebbero tante altre cose. Un esempio? Vedere al Milan giocatori da Milan, non quelli di oggi che non sono all'altezza di quelli che c'erano prima".
"D'accordo con me" Ancora sull'aspetto tattico: "I terzini dovrebbero agire da vere e proprie ali, proprio come accadeva con Sacchi. In questo modo in area di rigore ci sarebbero almeno tre giocatori ad aspettare i cross. Ho parlato con Arrigo, Ancelotti e Capello: tutti concordano con la mia idea. Ora mi auguro che il mio consiglio venga preso in considerazione. Anche per questo sono diventato il presidente più vincente della storia".

 

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