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mercoledì 20 dicembre 2017

Il mondo del calcio si stringe intorno a Corradi

Il mondo del calcio si stringe intorno a Corradi

Elena Santarelli, la moglie dell'ex attaccante di Inter e Lazio, parla per la prima volta su Instagram del dramma che ha colpito la sua famiglia: la malattia del figlio Giacomo di 8 anni.


ROMA - «Come un pugno nello stomaco, così forte che ti toglie il respiro». Elena Santarelli usa queste parole per descrivere il dramma che ha colpito lei e suo marito, l'ex calciatore di Inter e Lazio Bernardo Corradi: la malattia di Giacomo, il figlio nato nel luglio 2009.
IL POST SU INSTAGRAM - La showgirl ne parla per la prima volta in un lungo post su Instagram: «Il 30 novembre è come se io e mio marito avessimo ricevuto un pugno nello stomaco senza preavviso, un pugno così forte che ti toglie il respiro e ti gela il corpo all’istante. Ho sempre pensato che quando diventi mamma o papà sei automaticamente impotente,nel senso che non puoi mai proteggere i tuoi figli da tutto e tutti che prima o poi la mamma e il papà si sentono disarmati e così quella sera si è materializzato questo pensiero, una diagnosi che un genitore non vorrebbe mai sentirsi pronunciare dai medici ma con cui abbiamo dovuto cominciare a farci l’abitudine».  

RINGRAZIAMENTI - La Santarelli non spiega esplicitamente quale sia la malattia del figlio ma ringrazia tutte le persone che sono state vicine alla sua famiglia in questo momento difficile: «Non voglio entrare nei particolari ma voglio solo dire grazie a tante persone,incominciando dal dottor Marras e a tutta la sua equipe,alla dottoressa Angela Mastronuzzi (per noi diventata solo “Angela") a tutto il gruppo di infermieri del bambin Gesù che amorevolmente ci hanno seguito, al nostro pediatra e amico il Prof.luigi Giannini, al dott. Savastano che intuì insieme al mio istinto materno che bisognava andare a fondo». Un ringraziamento dolce anche per la piccola Greta, la figlia minore, che «inconsapevolmente tutti i giorni ci ha strappato dei sorrisi che per qualche istante ci hanno fatto volare via con la mente». 

BATTAGLIA DA VINCERE - E poi parole di speranza e una promessa: «Questa battaglia la faremo tutti assieme e sicuro la vinceremo! Energia positiva genera energia positiva e a te Angela voglio prometterti che insieme realizzeremo la ludoteca in reparto .Come disse Benigni "la vita è’ bella -l ife is beautiful” e in quanto tale deve essere vissuta tornando piano piano alla normalità senza paura, più facile a dirsi che a farsi ma deve essere così anche se la paura prende il sopravvento».

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