Miglior attacco contro difesa meno battuta, ma pesa ko col Toro
l miglior attacco all'assalto della difesa meno battuta nel match clou di sabato, con la quasi certezza che a una delle due tifoserie il panettone andra' di traverso. Juve-Roma dagli anni '80 ha spesso scritto la storia della serie A con una rivalita' a volte velenosa, ma stavolta contera' non perdere punti che favorirebbero Napoli e Inter, il resto del poker protagonista della corsa scudetto. La consueta sfida del gol Higuain-Dzeko e' una chiave lettura parziale del match che vede al proscenio i due ex Pjanic e Benatia (Szczesny puo' rimpiazzare Buffon in dubbio) in una Juve che sta scoprendo la ricchezza della sua rosa gestita con mestiere da Allegri.
La Roma procede a fari spenti per la gara in meno da recuperare, ma
Di Francesco, che sta convincendo gli scettici con un ottimo girone
d'andata e un girone di Champions prestigioso, e' incappato nel primo
flop: esagerando col turnover ha subito ieri il ko col Toro in Coppa
Italia. Non ci sara' quindi un altro Juve-Roma nei quarti 10 giorni dopo
la sfida in campionato. La Roma continua a segnare poco in rapporto a
quanto crea col corollario dei legni colpiti e dei rigori sbagliati. Ci
vorra' tutt'altro approccio sabato con una Juve che sembra avere trovato
la forma migliore. Per la Roma del resto uscire indenne da casa Juve e'
sempre stata un'impresa: non vince a Torino da quasi otto anni (da
allora un pari e sei sconfitte) e si e' imposta solo in tre delle ultime
23 gare. Tra le due grandi nemiche sono banditi gli incontri banali.
Dai centimetri del famigerato gol annullato a Turone al 4-0 'e tutti a
casa' di Totti, dal gol scudetto di Cuccureddu nella chiacchierata
sfida del 1973 alla rimessa di Aldair 'sporcata' dal guardalinee: tra
bianconeri e giallorossi, e' storia di rivalita' e di veleni che hanno
infiammato gli ultimi decenni.
Botte e risposte memorabili hanno dato sapore anche alle contese del
passato remoto. Si comincia con la Juve che infrange il tabu' di campo
Testaccio con un 2-3 nel 1930. Ma una tremenda vendetta si consuma
l'anno dopo con un 5-0, che ispirera' il film di Mario Bonnard, con
doppietta di Bernardini.
Controreplica al fiele, un devastante 7-1 in casa nel 1932, maggiore
score in 87 anni. La Roma assesta un 3-1 nel 1936 violando un campo
imbattuto da quattro anni. Palla al centro e a randellare e' la Juve:
2-0 nel 1942 a una Roma verso lo scudetto, poi prende a schiaffoni gli
avversari nel 7-2 del 1950 con tris di Hansen. Vendetta nel 1958 con il
4-1 alla super Juve di Charles e Sivori.
Passano 15 anni e la Roma nel 1973, grazie alla 'fatal' Verona del
Milan, regala l'insperato scudetto: il vecchio Altafini e un siluro di
Cuccureddu fanno il resto. La Roma di Liedholm e Falcao si presenta
agguerrita alla sfida scudetto il 10 maggio 1981: Turone segna di testa
ma il gol viene annullato per un fuorigioco che fa discutere per
decenni. Arriva Falcao, la Roma vince lo scudetto del 1983, la Juve lo
ritarda imponendosi all'Olimpico 2-1. Tre anni dopo, la grande
illusione: Juve rincorsa e abbattuta 3-0 poi raggiunta in classifica
prima dell'harakiri con il Lecce. Poi dopo un 5-0 nel 1990 con tris di
Schillaci, nel '95 nuove scintille: un guardalinee urta Aldair mentre
rimette il pallone in gioco, assist per Ravanelli che segna. La Roma si
vendica vincendo lo scudetto 2001 anche con un 2-2 in rimonta (Nakata e
Montella) a Torino, poi con Totti e Cassano infligge un poker nel 2004
col capitano che mima un gesto, 4-0 e tutti a casa, benzina sul fuoco
per nuove polemiche moltiplicate dalla fuga di Capello alla Juve che
incappera' in calciopoli, oltre ai veleni tra Moggi e Baldini, ai
dispetti di mercato.
Ma quel gesto del capitano porta male alla Roma che da allora
raccoglie briciole. Pausa con successo esterno per 2-1 con gol di Riise
in recupero nel 2010 (ultimo successo esterno), poi altri due ceffoni
(4-0 e 4-1 a Torino) fino all'1-0 del febbraio 2013 firmato Totti. Ma da
allora la Roma subisce. Il ko che pesa di piu' e' il 3-2 2014: veleni
come se piovessero per i tre gol juventini (secondo la Roma due rigori
inesistenti e un eurogol di Bonucci con Vidal in fuorigioco). Dzeko
firma il 2-1 dell'agosto 2015 con la Juve ultima a zero punti, prima
della grande rimonta che porta allo scudetto anche con l'1-0 nel ritorno
con genialata di Dybala. Poi nuovo 1-0 firmato Higuain e perentorio 3-1
col sigillo di Naingoolan, sulla strada del secondo posto. Ora
l'ennesima resa dei conti sabato tra due super team costruiti per
vincere con la Juve favorita e la Roma pronta a misurare la consistenza
dei suoi progressi.
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