Il portoghese vincerà il 5° Pallone d'oro, trovando il 5-5 con Leo, ma si gioca la qualificazione nella sfida con la Svizzera. E l'argentino ai 2.850 metri di Quito, in Ecuador
Oggi France Football sta annunciando i 30 candidati al Pallone d’Oro,
che con ogni probabilità sarà vinto da Cristiano Ronaldo, cosa che lo
porterà all’incredibile 5 pari con Messi. Tra domani e la metà di
novembre i dominatori del calcio nell’ultimo decennio potrebbero
ritrovarsi senza Mondiale: i due viaggiano sempre insieme, nella gloria
come nel dramma.
SPAREGGIO SICURO —
Domani a Lisbona si giocherà Portogallo-Svizzera mentre a Quito ci sarà
Ecuador-Argentina. La squadra di Ronaldo è seconda, 3 punti dietro agli
avversari: se vince scavalca la Svizzera grazie alla differenza reti e
va in Russia direttamente, se non lo fa ci accompagnerà allo spareggio,
scenario ricco di incognite.
48 ANNI DOPO —
L'Argentina di Messi al momento è sesta, su 10, e quindi fuori dal
Mondiale. Nella notte tra martedì e mercoledì (1.30 da noi) dovrà
probabilmente vincere e sperare in una carambola di risultati con
ventaglio di soluzioni: potrà trovarsi direttamente in Russia o finire
allo spareggio contro la Nuova Zelanda, doppia sfida ad alto tasso
chilometrico, tra jet-lag, stanchezza e ansia per un’estate senza
Mondiale, cosa che non si verifica da 48 anni. Ovviamente, potrebbe
anche restare lì al sesto posto, accomodandosi davanti alla tv.
RONALDO DECISIVO, MESSI NO —
Nei giorni scorsi Ronaldo ha salvato il Portogallo ad Andorra, non
esattamente una potenza del calcio europeo per dare un’idea di come sono
messi i campioni d’Europa in questo momento, abbandonando la panchina
per segnare e risvegliare i suoi da un pericoloso letargo. Messi alla
Bombonera ha predicato nel deserto tecnico e tattico provando in tutti i
modi a trascinare i suoi oltre l’ostacolo Perù, senza successo: terzo
pareggio consecutivo, due con anoressici 0-0 per la nazionale di Messi,
Dybala, Aguero, Higuain, Icardi e compagnia cantante. L’Argentina nel
girone sudamericano ha segnato 16 gol in 17 partite, meglio solo della
Bolivia (14). In questo inizio di stagione Messi ha fatto 14 gol in 11
partite col Barça e 0 in 4 con l’Argentina. Altro che ‘camiseta’, sembra
che l’Albiceleste sia una camicia di forza per lui. Ronaldo è più
regolare: 5 reti in 7 gare col Madrid e 4 in 3 con la nazionale.
RAPPORTO COMPLESSO —
E così l’Argentina intera, intesa come nazione, si trova sull’orlo di
una crisi di nervi. E questo peso nazionale storicamente sembra frenare
Messi, il cui rapporto col proprio Paese riempirebbe diversi trattati di
psicologia. Del resto nell’ultimo anno abbondante Leo prima ha
annunciato l’abbandono della nazionale, poi ritrattato, e quindi si è
quasi suicidato sportivamente insultando un guardalinee brasiliano
prendendosi una lunga squalifica poi ridotta. L’Argentina ha cambiato 3
allenatori in un anno e da mesi è in silenzio stampa. Ieri è sbarcata ai
2.850 metri di Quito: l’aria è rarefatta.
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